Da diversi mesi il Ministro della Pubblica Istruzione sta annunciando una stretta per i dipendendi della pubblica amministrazione sulla questione delle assenze sul posto di lavoro e sulle timbrature fantasma fatte da colleghi compiacenti che fanno figurare dipendenti al lavoro ma che in realtà si trovano altrove.
Impronte Digitali per gli Statali, esclusi gli insegnanti, non i presidi
Dopo mensi di proclami le novità annunciate sono quasi pronte per essere attuate, il governo ha messo in campo un decreto ministeriale a più ampio raggio per la pubblica amministrazione, all’interno del decreto sono incluse anche le novità per contrastare l’assenteismo sul posto di lavoro e per debellare il fenomeno delle timbrature fantasma.
Il decreto prevede l’introduzione dei tornelli e l’introduzione delle impronte digitali che manderanno in pensione il vecchio e superato cartellino o badge.
Grazie alle novità introdotte i dipendenti statali non potranno dare il loro badge a qualche collega compiacente che marcherà la presenza sul lavoro mentre il titolare del badge chissà dove si trova.
Dal provvedimento delle impronte digitali saranno escluse alcune categorie di lavoratori tra cui i docenti per i quali la presenza viene già rilevata attraverso il registro elettronico, mentre per i presidi la presenza tramite impronta viene confermata.
Anche se per loro ci sarà un decreto apposito. Come di tradizione, il personale “non contrattualizzato” – dai magistrati ai prefetti – risponde ad altre regole. L’era delle impronte è quindi alle porte, ma per avere una road-map precisa bisognerà attendere i vari pareri sul regolamento, in primis quello del Garante della Privacy, che non ha mancato di far sentire le sue critiche.
Servirà poi un’intesa in sede di Conferenza unificata, visto che gli apparecchi andrebbero installati anche nei Comuni più piccoli.