Francia: Macron taglia lʼinsegnamento della lingua italiana nelle scuole

Francia: Macron taglia lʼinsegnamento della lingua italiana nelle scuole 1In questi giorni in Francia il presidente Macron ha effettuato delle scelte sulla scuola pubblica francese che hanno fatto scatenare non poche polemiche qui in Italia, in pratica il Presidente ha deciso di tagliare l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole francesi dimezzando i posti messi a concorso per insegnare la lingua italiana.

Francia: Macron taglia lʼinsegnamento della lingua italiana nelle scuole

In italia subito è montata la polemica Jean-Luc Nardone, professore a Tolosa e presidente degli italianisti francesi ha fatto sapere che con questo provvedimento adottato da Macron l’insegnamento dell’italiano in Francia “rischia di deperire in maniera grave a causa delle scelte del governo”.

Su questa decisione del Governo Francese si sono mobilitati anche docenti francesi e intellettuali italiani che hanno deciso di firmare un appello per il ripristino delle cattedre: tra loro figurano gli scrittori Andrea Camilleri, Gianni Biondillo e Antonio Moresco, l’attore Ascanio Celestini e la regista Emma Dante, gli storici Luciano Canfora e Carlo Ginzburg, gli studiosi di linguistica Paolo Fabbri e Raffaele Simone.

Nardone e i firmatari dell’appello hanno sottolineato il paradosso della decisione dell’Eliseo, visto che la richiesta di studiare l’italiano da parte dei ragazzi non sta diminuendo. Anzi: la domanda di giovani che chiedono di cominciare a cimentarsi con la lingua di Dante negli atenei francesi sta crescendo, perché molti non hanno potuto studiarla al liceo, loro malgrado.

Nardone e i firmatari dell’appello hanno sottolineato il paradosso della decisione dell’Eliseo, visto che la richiesta di studiare l’italiano da parte dei ragazzi non sta diminuendo. Anzi: la domanda di giovani che chiedono di cominciare a cimentarsi con la lingua di Dante negli atenei francesi sta crescendo, perché molti non hanno potuto studiarla al liceo, loro malgrado.

“Siamo di fronte a una politica vessatoria”, si legge nell’appello.