Cambio di rotta e nessuna sospensione per i bulli, la scuola manda i bulli ai lavori socialmente utili, ecco l’iniziativa rivoluzionaria nata a Torino. A lanciare un nuovo modello di “punizione” per tutti i giovani studenti che compiono atti di bullismo verso terzi è il preside di un istituto scolastico, l’ISS Enzo Ferri a Susa in provincia di Torino.
Secondo infatti il preside della scuola sospendere i ragazzi non da nessun valore aggiunto né punitivo ai colpevoli di atti di bullismo, che molto spesso vedono la punizione come un premio perché possono rimanere comodamente a casa saltando la scuola.
Il preside ha così deciso di comune accordo con le istituzioni della sua città e quindi con il Comune di impiegare tutti i ragazzi che compiono atti di bullismo in un progetto molto più amplio che li vede impegnati nel compiere lavori socialmente utili. Anziché stare a casa i ragazzi verranno impegnati all’interno delle istituzioni per svolgere normali mansioni di pubblico ufficio per imparare il rispetto degli altri, degli ambienti e delle regole di una società.
I ragazzi che entreranno in questo progetto saranno ovviamente quelli che hanno svolto atti di bullismo verso terzi e saranno impiegati in uffici e mansioni secondo il loro indirizzo di studi. Un progetto che oltre educativo perciò si rileverà anche scolastico permettendo ai giovani di apprendere nuove nozioni.
L’accordo è stato ufficializzato in questi giorni e all’incontro hanno partecipato il vice-sindaco Giorgio Montabone, l’assessore all’istruzione Cinzia Valerio, il dirigente scolastico Anna Giaccone, il vice presidente Vito Piazza ed il docente referente Giuseppe Paolo. Prima di portare la proposta in comune si è discussa durante il consiglio d’istituto e collegio dei docenti trovando favorevoli sia gli insegnanti che i genitori.
Ad esso si spera solo che questa iniziativa venga considerata anche da altri istituti scolastici italiani.