Con il nuovo anno sono tante le notizie che sono arrivate e tra queste anche un nuovo bando di concorso 2020 per l’assunzione di insegnanti di religione cattolica IRC. Il concorso sta arrivando ma i posti andranno a coprire soltanto l’assunzione del 50% degli insegnanti di religione attualmente precari per tutti gli altri c’è invece il rischio sempre più evidente di perdere il lavoro.
Il rapporto tra gli insegnanti di religione e lo stato italiano ha tutto un suo percorso personale e differente rispetto agli altri. Gli insegnanti di religione e le loro assunzioni sono regolamentate da uno statuto ed un’intesa tra Stato e Chiesa siglata nel non troppo lontano 1984 che prevedeva l’assunzione del 70% delle cattedre di religione da parte dello stato italiano portandoli ad essere insegnanti di ruolo con un 30% di insegnanti con incarichi annuali che sarebbero stati assunti tramite precise graduatorie diocesane.
Ad oggi la realtà è molto differente. L’ultimo bando per gli insegnanti di religione si era visto nel 2004 con una serie di posti da assumere a tempo indeterminato e che non hanno ancora ricevuto assunzione.
Oggi si sta creando un nuovo bando da lanciare quest’anno per l’assunzione effettiva di insegnanti di religione, il problema? I posti messi a disposizione dallo stato italiano sono in grado di coprire solamente il 50% dei precari che attualmente ricoprono le cattedre di religione.
Insegnanti che per anni hanno dedicato la loro vita all’insegnamento e che a causa di questo bando potrebbero vedere il loro lavoro perso definitivamente.
Ciò che si chiede oggi è quello di creare un bando in grado di dare lavoro effettivamente a tutti i precari di religione come da statuto del 1984, di assumere anche in base all’anzianità di servizio perché un insegnante dopo 20 anni di lavoro con contratto a tempo determinato non può di certo ritrovarsi senza più un lavoro.
Noi ci auguriamo che lo stato italiano riesca a trovare una soluzione e a fornire una risposta alle esigenze di ogni lavoratore.